Intervista a Kabir Godi
Pastry Chef Laboratorio Artigianale
Kabir Godi è Pastry Chef del Laboratorio di Pasticceria Artigianale di Suno, in provincia di Novara. Figura di grande rigore e determinazione, nasce da lui e Chef Cannavacciuolo l’idea di una prima bakery a supporto delle diverse realtà del Gruppo, progetto che dal 2016 porta avanti con tanta passione per la Pasticceria di alta qualità.
“Ho sempre avuto un occhio di riguardo per il mondo della Pasticceria. Il mio amore è nato da bambino tra le mura di casa in maniera spontanea, amavo fare torte, biscotti…
Il segreto per svolgere al meglio questo mestiere sta nel non sentirsi mai arrivati. Essere pasticcere implica intraprendere un percorso che non si esaurisce mai nella vita, perché c’è sempre spazio per imparare nuove cose, apprendere nuove tecniche. È una crescita continua”.
Kabir, come sei entrato in contatto con il Gruppo Cannavacciuolo?
Nel 2015 ho avuto un primo contatto con Stefania Siani, Direttrice di Villa Crespi. Ero poco più che trentenne, molto titubante e indeciso sul mio futuro. Ricoprivo già da diversi anni il ruolo di responsabile in due delle più prestigiose pasticcerie e cioccolaterie di Milano, ma qualcosa mi spinse a rimettermi in gioco e a cogliere nuove opportunità. Dopo diversi colloqui, fu lo stesso Chef Antonino che mi convinse a dare una svolta alla mia vita. Ricordo che fui molto attratto dalla realtà di Villa Crespi perché sarei passato da un’ottima pasticceria ad uno dei migliori ristoranti d’Italia, continuando a lavorare comunque in un contesto di alto prestigio sicuramente ancora più stimolante.
Il passaggio da una realtà all’altra fu però un po’ brusco… i primi tempi mi dividevo ancora tra Milano e Orta San Giulio e i ritmi erano diversi. Non fu facile gestire questi aspetti, ero entrato in brigata come Pastry Chef a capo di 4 persone e dovevo ambientarmi velocemente. Ricordo, tuttavia, che trovai sin da subito un bel clima e un bel gruppo affiatato di persone con cui lavorare e che riponeva in me tanta fiducia!
Dopo il periodo in Villa Crespi si prospettò per te una nuova importante opportunità per la tua crescita professionale grazie all’inaugurazione della prima Bakery a Novara, di cui presto saresti diventato Responsabile. Ci racconti come nacque quel progetto?
Era già da diverso tempo che nutrivo il desiderio di avviare un nuovo progetto, una prima pasticceria che potesse servire le varie strutture del Gruppo Cannavacciuolo. Così, a fine 2016, decisi di parlarne direttamente con Chef Antonino per coinvolgerlo e capire insieme a lui la fattibilità. Ne fu subito entusiasta, tant’è che vennero avviati i lavori di lì a poco. In realtà si trattava di un progetto già in cantiere per lo Chef; quando mi proposi per gestire la nuova realtà fu come cogliere la palla al balzo: per lo Chef ero la persona giusta al momento giusto.
La Bakery fu inaugurata ufficialmente a Novara nell’agosto 2017. Inizialmente era un semplice laboratorio di pasticceria artigianale, un locale di modeste dimensioni con un piccolo spazio dedicato alla vendita diretta dei nostri prodotti. I primi tempi eravamo solo in 5 persone a lavorare, eravamo molto organizzati con la divisione dei compiti e realizzavamo ogni giorno prodotti di pasticceria mignon, salatini, torte, monoporzioni, dolci di ogni tipo, biscotti, cioccolatini… ce n’era per tutti i gusti!
Per me la bakery fu proprio un bel progetto stimolante e di crescita, vissuto sin dall’inizio, dalle primissime riunioni, fino ad arrivare alla sua realizzazione finale. Ero molto orgoglioso di quanto eravamo riusciti a fare, ma non era ancora abbastanza!
Dalla Bakery all’ampliamento del progetto con il nuovo Laboratorio di Pasticceria Artigianale a Suno (NO), che gestisci tutt’oggi insieme al supporto di un team sempre più numeroso. Come hai affrontato questo nuovo ruolo di responsabilità? Come descriveresti il tuo team di lavoro?
Col tempo sono nate nuove esigenze, nuove opportunità e ciò ha reso inevitabile un ampliamento del laboratorio. Fu aprile del 2019 quando io e Samuele, uno dei ragazzi già con me nella Bakery di Novara, mettemmo piede per la prima volta del nuovo laboratorio di Suno.
Negli anni il team si è ingrandito e da 2 siamo arrivati ad essere una squadra che conta ad oggi circa 15 collaboratori fissi: 11 pasticceri, 1 cuoco, 1 lavapiatti, 1 magazziniere e 1 impiegata.
Per ricoprire il nuovo ruolo di responsabilità sempre maggiore non nascondo che ho dovuto lavorare molto su me stesso e crescere di mentalità. Prima di intraprendere questo nuovo percorso avevo l’abitudine di fare tutto in autonomia senza delegare niente a nessuno, e questo è stato per tanto tempo un mio grande limite. Con l’avvio di un laboratorio di queste dimensioni ho poi capito abbastanza presto che non sarei potuto arrivare ovunque, che avevo bisogno di creare un team di ragazzi che si sostenesse l’un l’altro. Ho imparato così a investire nelle persone, a dar loro fiducia, ad accettare che gli errori fanno parte dell’apprendimento. È con questa filosofia che oggi gestisco il laboratorio e i ragazzi che lavorano con me.
Cerco sempre di trasmettere serenità al gruppo, ho molta pazienza nell’accompagnare i miei ragazzi verso una formazione il più completa possibile. Non è sicuramente facile avere a che fare con tante persone, però ci metto tutto il mio impegno. Cerco anche di osservare i miei comportamenti per non essere troppo severo, per mantenere un equilibrio tra l’essere esigente e concedere spazi e autonomia.
Come descriverei il mio team? I miei ragazzi sono tutti giovani con la testa sulle spalle, molto affiatati tra di loro e soprattutto amici anche al di fuori del contesto lavorativo. Nel gruppo non esistono rivalità e questo è un aspetto fondamentale per me, perché cerco quotidianamente di creare un buon clima in cui lavorare con serenità… e dal momento che le persone rimangono nel tempo penso di essere riuscito nel mio intento!
Qualche anno prima, nel 2017, venne avviato anche il primo e-commerce per la vendita di prodotti online, che ebbe una crescita notevole soprattutto durante il periodo di lockdown a causa dell’emergenza sanitaria da Covid19. Ci puoi raccontare meglio come avete gestito questo cambio di struttura?
Il 2020 fu un anno fuori dal comune. In piena pandemia, ci trovammo come tutti a dover fare i conti con lockdown e restrizioni varie. Tutte le altre strutture del Gruppo Cannavacciuolo avevano subito chiaramente un arresto delle varie attività e il laboratorio si trovò ben presto a fare da traino a tutta l’azienda. Per questo motivo il senso di responsabilità era ancora più grande, sapevo che era tanta la fiducia risposta in me e nei miei ragazzi ma mai avrei immaginato che le cose avrebbero preso inaspettatamente una piega diversa, insolita, ma molto positiva per tutti!
A fine novembre assistemmo ad un improvviso aumento di richieste dei nostri prodotti di pasticceria; il sito di e-commerce – lo Shop Online – fu letteralmente preso d’assalto: costretti a rimanere in casa, tutti iniziarono a fare acquisti online e gli ordini aumentarono notevolmente in concomitanza col periodo natalizio. Fu necessaria sin da subito una riorganizzazione del lavoro e devo dire che fummo capaci di rispondere bene all’ondata di richieste che ricevevamo quotidianamente. Molto importante fu il grande supporto di personale che ricevemmo dalle altre strutture del gruppo momentaneamente chiuse; ci fu davvero tanta collaborazione da parte di tutti, fu bello vedere che eravamo lì a lavorare insieme e a darci una mano l’un l’altro proprio come in una grande famiglia!
La creatività è all’ordine del giorno per te. Qual è la parte più bella dell’essere un Pastry Chef? Quali sono le qualità imprescindibili per diventare un buon pasticcere a tuo avviso?
Posso dirvi qual è la parte bella dell’essere il Pastry Chef di questo laboratorio! Sicuramente vivo molto l’appartenenza all’azienda e ci tengo tanto a fare bene. Sento la responsabilità di accompagnare i miei ragazzi verso un percorso di crescita costante e per me questa è la parte bella del mio lavoro! Dall’altro lato è tanta la responsabilità che lo Chef Antonino e l’azienda ripongono in me e quindi vivo costantemente il desiderio di raggiungere risultati via via sempre più ambiziosi. È una continua sfida con me stesso e questo è ciò che lo rende un lavoro stimolante.
In passato la creatività era molto più presente in me, un aspetto imprescindibile, il motore che mandava avanti la mia grande passione per la Pasticceria. Col tempo credo che un po’ ci si saturi di idee, si hanno bisogno di nuovi confronti esterni, nuovi stimoli, nuove visioni. È per questo motivo che spingo sempre il mio team a tirar fuori idee creative da realizzare. Se prima il processo creativo nasceva sempre ed esclusivamente da me stesso, adesso amo stimolare i miei ragazzi, integrarli in nuovi progetti e coinvolgerli a 360°. Garantisco loro massima espressione creativa, lascio decidere cosa vogliono realizzare e insieme progettiamo e creiamo nuovi prodotti. L’ispirazione che parte dal singolo è sempre molto importante a mio avviso e non va mai trascurata.
Ma la creatività da sola non basta chiaramente. Un buon pasticcere deve avere estro, molto rigore e dignità: tre ingredienti principali per iniziare ad approcciarsi a questo mestiere. È importante sapersi dare delle regole, avere tanta pazienza nell’apprendimento e nel saper riconoscere i propri limiti.
Guardandoti indietro, credi di aver raggiunto ogni obiettivo raggiungibile all’interno del Gruppo Cannavacciuolo? Dove ti vedi fra qualche anno?
Domanda difficile! Sicuramente mi piacerebbe sviluppare ancora di più questo progetto, portarlo avanti e farlo evolvere in futuro sempre ricoprendo il ruolo di Pastry Chef e responsabile del mio team, con ancora più esperienza e più idee da sviluppare.
Sento talmente mia questa realtà che al momento, quindi, non mi vedo in altre strutture del Gruppo se non qui, nel laboratorio che è nato e cresciuto insieme a me e a tutte le persone che hanno supportato questo progetto con tanta fatica e voglia di realizzare qualcosa di importante.
Per il futuro ho il grande desiderio di aumentare la capacità produttiva e di ottimizzare sempre più i processi interni: sapendo che l’azienda è sana e sta crescendo nel modo giusto, credo che presto riusciremo ad ampliare ulteriormente gli spazi fisici e ad incrementare il personale per essere sempre più efficienti.